sabato 30 marzo 2013

ECO Emerald: mobilità sostenibile

Auto, inquinamento, costo della benzina...Non se ne può più!!
Organizzare un evento significa studiarlo in maniera approfondita anche per quanto riguarda il trasporto.
Quante volte si assiste o si partecipa a un evento dove ognuno arriva con la propria auto, anche per spostamenti di brevissimi chilometri, inquinando l'ambiente? Oggi il trasporto su strada conta più del 30% delle emissioni di CO2 in Italia e ogni anno aumenta. E' un vero e proprio scandalo se pensiamo che i veicoli stradali creano espulsioni di nitrati e idrocarburi che sono nocivi per la salute.
Eppure, partendo da ognuno di noi (in primis me stessa) e cercando di essere il più possibile responsabili, esistono molti modi per ridurre queste emissioni. 
In particolare, la scelta della location per l'evento dovrebbe tenere conto anche della vicinanza a linee di trasporto pubblico o a percorsi pedonali.
Inoltre, condividere passaggi, la condivisione dell'auto e l'affitto auto sono tutti modi che possono ridurre il numero di auto sulle strade. Pratiche quotidiane diffusissime negli Stati Uniti e nel Nord Europa; qui in Italia non è ancora abbastanza diffusa, ma può fare la differenza.
Mi riferisco al fenomeno del Car Sharing e del Car Pooling.

Il Car Sharing o auto condivisa è un servizio che permette di utilizzare un'automobile su prenotazione, prelevandola e riportandola in un parcheggio vicino al proprio domicilio, e pagando in ragione dell'utilizzo fatto, sopratutto per spostamenti occasionali. Solitamente si tratta di un servizio commerciale erogato da apposite aziende, spesso con l'appoggio di associazioni ambientaliste e di enti locali.

Il Car Pooling, invece, è un sistema programmato di utilizzo collettivo dell'auto: consiste nella condivisione di automobili private tra un gruppo di persone, con il fine principale di ridurre i costi di trasporto e di ridurre l'inquinamento. Un fenomeno che in teoria, in Italia, esiste già, ad esempio quando si portano i figli a scuola insieme ai compagni di classe. Si può estendere quest'idea anche agli eventi, condividendo l'auto con gli altri partecipanti dell'evento che abitano nella stessa zona. Il Car Pooling si basa sul principio che un'auto emette circa la stessa quantità di carbonio sia che contenga un singolo individuo che più individui.
Una bella idea da diffondere anche qui in Italia, magari evitando che le auto siano così affollate come la foto sotto! ;)




Se anche voi avete voglia di provare il servizio del Car Pooling, potete affidarvi ad Avacar.it (www.avacar.it). 


Avacar.it

Questo sito, nato circa due anni fa grazie a quattro giovani ragazzi di Bari, mette in contatto gli utenti dei diversi luoghi d’Italia che necessitano di un “passaggio”. 
Curiosa e molto bella la scelta del nome: con Avacar si fa riferimento all'avatar che contraddistingue ognuno di noi sul web, e con ''car'' ci si riferisce al significato che il termine ha nella lingua inglese, automobile. Messi insieme questi due nomi hanno dato vita al nome del portale che, se pronunciato in american slang, suona un po’ come “have a car”, anche se al contrario un’auto non la si ha affatto! 
Avacar è nato dall'esperienza personale dei creatori, che sono nati a Bari, ma che vivono a Roma o a Milano. Ogni volta che tornavano a casa nel weekend erano costretti a effettuare molte telefonate o a inviare decine di email per potersi organizzare con i compagni di viaggio di turno. Con Avacar hanno avuto la bellissima idea di creare una piattaforma, una sorta di social network, su cui unificare tutte le funzionalità necessarie all'organizzazione di viaggi. 
Ma non solo: Avacar.it vuole fare del suo aspetto principale proprio il concetto di condivisione. Una condivisione che non è esclusivamente legata al mezzo di trasporto, ma fatta di valori, conoscenze, rapporti umani e calore. La forza di questo team è, infatti, quella di aver trasformato i rapporti effimeri del mondo dei social network in reali momenti di contatto. 
Gli utenti si registrano, si conoscono, si scambiano interessi e, volendo, ci si può anche certificare con l’inserimento di un documento d’identità. 
I creatori di Avacar.it, infatti, vogliono superare quella barriera che impedisce al car pooling, in Italia, di decollare come negli Stati Uniti: la mentalità a volte chiusa, la paura, il non fidarsi a viaggiare con degli sconosciuti, soprattutto da parte delle donne. Avacar.it, per risolvere questa paura, ha creato una sezione “viaggi in rosa”, con la quale viene data la possibilità a tutte quelle ragazze che ancora non si fidano di poter organizzare un viaggio solo fra di loro. 
I creatori di questo sito vogliono puntare molto al mondo universitario e ai giovani, grazie alla loro convinzione che, sensibilizzando i propri coetanei, si possa cambiare la tendenza. Un servizio riassumibile in tre parole, proprio come hanno sottolineato nella campagna dedicata agli studenti universitari: economico, divertente ed ecosostenibile.


Condivido molto la filosofia e lo spirito d’iniziativa di questi ragazzi, sia per le loro idee green sia per essere giovani come me e con la voglia e il coraggio di cambiare in meglio il mondo e l’ambiente in cui viviamo. Quindi, i miei complimenti per aver pensato a questa idea e, soprattutto, per averla messa in pratica! (non basta pensare, bisogna agire! Breve frase che mi ripeto ogni giorno...)

Tornando a noi...Suggerimento molto importante: negli inviti per l'evento incentivate i partecipanti a preferire spostamenti con trasporti pubblici e di adottare iniziative di car-sharing e di car-pooling.

E per quanto riguarda i matrimoni? Queste idee si possono applicare anche al giorno delle nozze, condividendo l'auto in modo tale che per gli spostamenti dalla chiesa o dal municipio al luogo del ricevimento non ci siano troppe auto in circolazione. 
Optate anche per i mezzi pubblici: se vi sposate in una grande città, perché non utilizzare la metro? 




L'alternativa è noleggiare un autobus in modo tale che gli invitati siano tutti insieme sullo stesso mezzo: un modo in più per divertirsi! Inoltre, alla fine del ricevimento, non c'è il problema di guidare visto che a un matrimonio si beve un po' più del solito! ;)


Nei centri meno trafficati si può andare in bicicletta, pensando anche a un tandem.


Per le coppie decisamente romantiche e per tragitti brevi, si può optare per una carrozza con i cavalli.



Sono tutte alternative per ridurre la CO2 e per contribuire a migliorare l'ambiente in cui viviamo. Non da ultimo, tutte queste pratiche contribuiscono a diffondere una cultura attenta alla sostenibilità.
A voi la scelta! ;)

Un ringraziamento speciale ad Alessandro Ribaldi.

martedì 26 marzo 2013

Ciliegi in fiore!

Per sognare un po' la primavera, che in teoria è già iniziata, ma che stenta a farsi vedere (dalle mie parti stamattina nevischiava!!), vi parlo di un fiore primaverile meraviglioso...
Il fiore di ciliegio mi ha sempre affascinata. Quando ero piccola, nel mio giardino c'era una pianta di ciliegio. A dir la verità era stata piantata per la mia nascita, quindi le sono sempre stata legata. Poi per motivi tecnici e per il fatto che era malata abbiamo dovuto toglierla. Ma quante ciliegie che abbiamo mangiato ogni anno!
In questi ultimi anni, purtroppo, nella mia zona non si trovano più molte di piante di ciliegio, eppure ogni volta che vedo un albero in fiore mi emoziono! Mi piace il colore, la forma dei fiori, l'atmosfera che crea.




Partiamo dal significato di questo fiore..
Il ciliegio (Prunus avium), chiamato anche ciliegio degli uccelli o ciliegio selvaggio, è un albero appartenente alla famiglia delle Rosacee, originario dell'Europa (dalle Isole Britanniche fino alla Russia) e del Medio Oriente. E' apprezzato in tutto il mondo per il suo caratteristico colore rosa oppure bianco. La fioritura avviene da metà marzo ad aprile.

I significati relativi a questo fiore sono diversi a seconda della cultura e del Paese.
Secondo il significato ottocentesco anglosassone dell’epoca vittoriana, regalare un ramo di ciliegio fiorito indicava un ammirevole comportamento educato. Qui in Italia, come in Europa e oltreoceano, i fiori di ciliegio vengono apprezzati per il loro colore e per il loro tenue profumo nella tarda stagione primaverile.
In Cina, si riferisce alla bellezza e alla sessualità femminile.
Nella simbologia giapponese incarna un messaggio augurale di buon auspicio, felicità, affetto, amore, ma anche di caducità per la brevità del ciclo di vita di questi fiori delicati e fragili, che sono meravigliosi ma la cui bellezza è destinata a sfiorire al massimo nell’arco di due settimane all'anno. Per il Giappone, questo significato rappresenta la metafora della durata temporanea per natura e della mortalità umana.
Per la cultura buddhista, è la metafora dell’essere consapevole e un po’ rammaricato del trascorrere transitorio della vita.
Senza dubbio il Giappone può essere considerata la patria dei fiori di ciliegio. Il fiore, infatti, è molto ricorrente, a partire dalle attività umane culturali e artistiche (arte, manga, cinema, musica), fino ai beni di consumo (kimono, arredamento, suppellettili, cancelleria). I fiori vengono anche essiccati per essere preparati in tisane calde per le occasioni speciali. Il ciliegio stesso è uno degli immancabili nei giardini giapponesi.
La rappresentazione del fiore di ciliegio è stata utilizzata anche per alimentare il sentimento patriottico tra i giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale: i piloti nipponici li portavano con loro durante le missioni e i kamikaze ne volevano dipinto uno su una fiancata del loro aereo prima dell’ultimo volo suicida. 
Proprio lo scorso weekend, in tutto il Giappone, si è celebrato l’hanami, la “contemplazione” dei fiori di ciliegio. La fioritura dei ciliegi in Giappone è arrivata quest’anno con dieci giorni di anticipo rispetto al solito, quindici giorni prima rispetto all’anno scorso. È un evento che si tiene nei giorni di massima fioritura degli alberi di ciliegio, durante i quali migliaia di giapponesi riempiono i parchi cittadini, pranzano e passeggiano sotto gli alberi in fiore. Una tradizione antichissima che risale all'inizio della storia del Giappone.

Giro in barca sotto gli alberi di ciliegio

Hanami in Giappone

Pic-nic in Giappone in occasione dell'Hanami

L'idea di un matrimonio a tema "fiore di ciliegio" mi piace. Mi dà quell'atmosfera orientale, affascinante e rasserenante.
I colori del matrimonio potrebbero essere il rosa, caratteristico di questo meraviglioso e piccolo fiore, abbinato al marrone oppure al beige, con la sposa ovviamente in bianco.
In alternativa, si può pensare solo a qualche elemento in cui il fiore sia protagonista o meno, ad esempio il bouquet della sposa o la torta nuziale, che abbiano come elementi decorativi proprio questi graziosi fiori.










Al prossimo post,

Stefania

sabato 23 marzo 2013

ECO Emerald: l'abito che rispetta l'ambiente

Sono molti gli stilisti che negli ultimi anni hanno scelto di realizzare abiti con tessuti e fibre naturali ottenuti con lavorazioni rispettose dell'ambiente, compreso l'abito da sposa.
Esistono infatti, in Europa e in Italia, marchi e stilisti che creano linee di abiti per la sposa costituiti da fibre naturali, come seta, canapa, lino, bambu, fibra di banana e cotone bio, lavorati artigianalmente in loco e rispettosi dell'ambiente al 100%.

Ma attenzione: gli abiti realizzati con questo tipo di materiale sono sostenibili per l’ambiente solo quando le materie prime provengono da filiere biologiche certificate. Questo è garanzia di attenzione all’ambiente e ai lavoratori: si tratta di produzioni nelle quali il consumo di acqua è limitato, i pesticidi chimici di sintesi non sono utilizzati e i lavoratori sono rispettati e trattati eticamente. Anche i processi utilizzati per sbiancare e tingere i tessuti rispettano standard di qualità ecologici.

Il post di oggi è dedicato a un atelier di Firenze, con distribuzione nazionale (per trovare gli abiti Alta Rosa clicca qui http://www.altarosa.it/negozi-biologici/), che propone modelli ecosostenibili e lavorati a mano da esperte sarte del luogo: l'atelier Alta Rosa (http://www.altarosa.it/).


Alta Rosa propone collezioni di abiti da sposa caratterizzate da eleganza, semplicità e sofisticatezza, ma con un tocco in più: il rispetto per l'ambiente, grazie all'utilizzo di tessuti naturali e da coltivazione biologica che rispettano l'ambiente e la salute dell'uomo. I tessuti arrivano da tutto il mondo per garantire la migliore qualità sempre nel rispetto della natura.

I principali materiali che l'atelier fiorentino utilizza per la propria produzione artigianale sono esclusivamente fibre naturali, che possono essere di origine animale o vegetale. Vediamone insieme alcuni:

- canapa: fibra tessile vegetale, usata per millenni per la sua resistenza, protegge dai raggi UV, è termoregolatrice, per cui è confortevole in tutte le stagioni. La coltura non necessita di diserbanti e la pianta è la più efficace nel trasformare l'anidre carbonica in ossigeno. 
La crescita è spontanea in una vasta zona che va dal basso Danubio alla Cina ed è coltivata in tutte le regioni a clima temperato; 

- seta buretta: questa fibra di origine animale è intrisa dell'olio di protezione del baco già conosciuta in Oriente ai sacerdoti per l'effetto benefico sulla pelle arrossata o infiammata. Trattandosi di Cascami di seta è da considerarsi normale la presenza di frammenti di crisalidi. Difende il corpo dalle cariche elettromagnetiche ed elettrostatiche.
La seta proviene direttamente dall'India (senza che venga uccisa la larva contenuta nel bozzolo, attendendo pazientemente la sua trasformazione in farfalla).

- cotone da coltivazione biologica: il cotone è una fibra di origine vegetale da seme, leggera e robusta allo stesso tempo; non protegge dal freddo come la lana, ma protegge dal caldo, specialmente se si indossano vestiti in cotone bianco. Dopo il lino e la lana, il cotone è la fibra tessile più antica. Si tratta di una fibra naturale, rinnovabile e biodegradabile, priva di sostanze sintetiche e chimiche dannose per la pelle. Il cotone biologico non contiene agenti chimici allergenici, cancerogeni o tossici, dona una piacevole sensazione di morbidezza e benessere ed è resistente nel tempo; è fresco, comodo e traspirante. Il cotone utilizzato da Alta Rosa proviene da coltivazioni biodinamiche in Egitto; 

- alpaca: è una fibra preziosa di origine animale riservata un tempo agli imperatori Inca. Non ha bisogno di tintura perché è presente in natura con 22 tonalità di colore che vanno dal bianco, al crema, beige, marrone, grigio fino al nero. Esposta all'aria per una notte, "si rigenera": gli odori vengono eliminati e la fibra ritrova tono e morbidezza. Apprezzata per le sue proprietà termiche, la sua leggerezza e tocco setoso, oggi la fibra d’alpaca è utilizzata per creare tessuti tra i più pregiati al mondo ed è ricercata dalle case di moda così come da filatori e tessitori artigianali; 

- lana: si tratta di una fibra naturale di origine animale, capace di infondere benessere ed è adatta in qualsiasi condizione climatica. Le naturali proprietà permettono l'evaporazione dell'umidità del corpo e il mantenimento della termoregolazione. Ideale per chi ha problemi di circolazione del sangue o di reumatismi. 
Si tratta, inoltre, di lana ecologica se questa si presenta del colore naturale, o se viene colorata tramite tinte vegetali, senza alcun additivo chimico. Generalmente, comunque, si parla di “lana ecologica” quando non presenta alcun tipo di trattamento chimico.

La collezione sposa Alta Rosa prevede tre tipologie di abiti da sposa:
- abiti semplici ed essenziali, che provengono dalla collezione estiva, ma che con l'aggiunta di accessori adeguati possono trasformarsi in meravigliosi abiti da sposa;
- capi fatti su misura a partire da alcuni modelli, caratterizzati da eleganza, qualità e dettagli;
- abiti sofisticati, realizzati esclusivamente per la cliente, a partire da un disegno iniziale. La parola chiave per questi abiti è l'unicità.

Ecco qui qualche foto di questi meravigliosi abiti...











Per ogni abito Alta Rosa pianta due alberi come regalo agli sposi per simboleggiare la loro unione e per offrire la possibilità di contribuire alla salute del pianeta in maniera consapevole.

Un esempio di atelier che rispetta l'ambiente e la salute dell'uomo.

Un ringraziamento speciale a Valeria Doga

sabato 9 marzo 2013

Una nuova rubrica: ECO Emerald

Quando avevo pensato al nome Emerald, volevo che rispecchiasse alcuni valori personali e professionali (ecco qui una spiegazione nel primo post di questo blog). Uno di questi è che volevo trovare un nome e un logo che richiamasse il colore verde, il colore dell'ambiente. Nelle mie intenzioni, infatti, vorrei dare consigli e pareri anche riguardo all'organizzazione di eventi a basso impatto ambientale e di consigliare coppie, lettori, lettrici a intraprendere iniziative di questo tipo. Ovviamente i miei sono solo consigli che potete o meno condividere! ;)
E' da qui, da questo mio pensiero che voglio inaugurare oggi questa nuova rubrica, dedicata esclusivamente ai consigli per organizzare eventi ecosostenibili e che rispettino l'ambiente. Piccoli gesti che possono fare la differenza.

Vi dico la verità, io inorridisco nel vero senso della parola quando sento ai tg o leggo in internet di tutti i disastri ambientali di cui veniamo a conoscenza ogni giorno, di tutti i meravigliosi animali spiaggiati, in primis dei delfini, animali così intelligenti e affascinanti, che amo in modo particolare. Inorridisco nel vedere lo spreco generale di risorse, carta, materie prime ecc. ecc. tutti i giorni. Il punto è che in primo luogo siamo noi la causa di tutto questo e da noi dovrebbe partire un senso si responsabilità nel proteggere l'ambiente e quel minuscolo pianeta chiamato Terra.

Se possiamo contribuire a salvare i meravigliosi posti che il nostro mondo ci dona ogni giorno, allora possiamo applicare dei principi di basso impatto ambientale anche agli eventi che organizziamo e/o a cui partecipiamo.
Se partiamo dalle piccole cose, possiamo ottenere grandi risultati.

Oggi vorrei dedicare questa rubrica alle bomboniere.
Se avete voglia di regalare qualcosa di originale e non il solito soprammobile, ci sono tante idee carine. Inoltre, si tratta di bomboniere a basso impatto ambientale che possono veicolare agli ospiti un messaggio molto positivo, ossia quello di sensibilizzarli a scelte ecosostenibili.

La prima idea è quella di regalare prodotti alimentari locali, i cosiddetti prodotti a km zero. Ultimamente sono  davvero molte le aziende agricole che decidono di produrre e vendere i propri prodotti. E nei paesi e nelle città si stanno diffondendo i mercati a km zero.
Questo consente numerosi vantaggi all'ambiente e, anche, al consumatore. Infatti, i prodotti costano meno perché non ci sono spese di trasporto e di imballaggio; di conseguenza si risparmia all'ambiente moltissima CO2. I prodotti sono di stagione e, quindi, anche in questo caso, si evitano aumenti di costo. Tutti i prodotti non di stagione che si trovano ormai in ogni supermercato contribuiscono molto all'inquinamento, a causa dei trasporti, del petrolio e dell'energia necessari per essere portati dal luogo di origine a quello di distribuzione. Di conseguenza, per coprire tutti questi costi, i prodotti diventano cari anche per il consumatore finale.
Per una bomboniera di nozze, si può pensare di regalare miele, marmellate in vasetti, confezionati appositamente per l'evento.





Altre idee possono essere l'olio d'oliva, liquori e vini tipici del luogo in cui ci si sposa, con etichette personalizzabili con i nomi degli sposi e la data di nozze.


Ovviamente ogni regione italiana ha le sue specialità, quindi c'è solo l'imbarazzo della scelta!

Una seconda ispirazione sono gli alberelli e i bulbi dei tulipani. Questo regalo porta con se un forte valore simbolico, perché vuole rappresentare la crescita della coppia appena sposata, diventata famiglia.
Molto originali sono i bonsai: se ne possono davvero trovare di tutti i tipi.




Navigando in internet ho trovato un'idea bellissima, un'idea ecologica nel pieno rispetto della natura: il giardino delle farfalle. Si tratta di una confezione che contiene quattro cubetti, e in ogni cubetto sono contenuti i semi di vari fiori per creare un vero e proprio habitat per le farfalle, nel proprio giardino. Un sito che vende queste confezioni è www.store.eugea.it


Se, invece, volete contribuire al sociale e compiere un gesto di solidarietà, potete devolvere una somma di denaro, il budget previsto per le bomboniere, a un'associazione che vi sta a cuore. L'associazione vi rilascerà una pergamena oppure una scatolina porta confetti da dare agli ospiti, come testimonianza del vostro gesto.
Le associazione possono essere legate all'ambiente, alla ricerca, alle malattie, agli animali, ai bambini, ai Paesi svantaggiati. Sarete poi voi a valutare quale associazione volete aiutare. Personalmente, due associazioni che mi stanno molto a cuore sono l'ADMO e l'AIDO.






Idee originali che possono aiutare l'ambiente e il sociale.

Al prossimo post!
Buon weekend

venerdì 8 marzo 2013

Auguri Donne!

"Tieni presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni.

Però ciò che è importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.

Dietro ogni linea d'arrivo c'è una linea di partenza.
Dietro ogni successo c'è un'altra delusione.

Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite.
Insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.

Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c'è in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.

Quando a causa degli anni
non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però non trattenerti mai!"

Madre Teresa di Calcutta

Auguri a tutte le donne! Perché questo giorno non sia solamente un giorno per scopi commerciali come, a mio parere, sta succedendo negli ultimi anni, ma che sia un giorno di riflessione sulle battaglie e sulle condizioni passate e attuali della donna.